Dopo la vittoria ad Euro 2020 e la mancata qualificazione ai mondiali in Qatar, l’Italia torna sul gradino più alto del podio… ma tu questa volta hai ben poco da festeggiare.
Uno studio di Morningstar ha infatti analizzato i costi sostenuti dagli investitori per detenere fondi e prodotti bancari in 26 mercati tra Nord America, Europa, Asia e Africa. Il risultato? Italia prima in classifica, costi elevati anche a Singapore, Taiwan e Hong Kong, risultano invece i più virtuosi Stati Uniti, Olanda e Australia.
Ma com’è possibile? Eppure, quando ti sei recato in banca ti avevano detto che i fondi da loro collocati (anche se preferirei dire “i fondi che ti hanno VENDUTO”) avevano costi molto limitati. 🤔
Innanzitutto devi ricordare che è di fondamentale importanza conoscere il dettaglio dei costi di un fondo: trovi tutto all’interno del KIID (Key Investor Information Document), il documento che la banca è obbligata a fornirti e dove troverai, oltre alle specifiche di cui sopra, anche la finalità e la politica di investimento, le principali tipologie di attività e il profilo di rischio-rendimento.
È inoltre fondamentale che tu sappia una cosa: tra costi di sottoscrizione (o di ingresso), costi di rimborso (o di uscita), costi di gestione (solitamente più elevati e da te pagati su base annua) ed eventuali commissioni di performance, non è un caso che fai e farai sempre molta fatica a vedere i profitti che ti avevano prospettato.